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La mia prima settimana da volontaria (Tailandia)

By Alice Sartori

Sto seduta qui, sulla veranda, ascoltando la pioggia che cade incenssante sul tetto, godendo l'aria fresca della sera dopo il caldo affoso del giorno.

I grilli cantano e le zanzare non fanno alro che pizzicare.

Nella strada vicina motociclisti vanno e vengono, con i fari spenti e senza casco, cercando di ripararsi dalla pioggia con l'ombrello o giusto la shirt.

Questa e' Bang Pha Nieng, un piccolo villaggio rurale in Tailandia. Sono qui con altri volontari di VSO  per imparare la cultura di questa nazione e, spero, per impararne la lingua (!?).

Mi trovo nel villaggio da una settimana e ho imparato come strutturare il mio tempo in base alla routine quotidiana di questo luogo. Ma ho anche imparato che questo non e' imprtante per la cultura Thai, come lo e' per noi occidentali, abituati a una cultura ben piu' 'urbana'.

Ho speso la maggior parte del tempo a capire cosa fare, a che ora e con chi e ogni volta che arrivavo a 'capire', beh le cose invariabilmente cambiavano. Sicuro che questo inizialmente era abbastanza frustrante, ma ho cercato di adattarmi e ora devo confessare che preferisco questa nuova spontaneita' della mia nuova vita.

L'altro giorno mentre si cenava, ci visito' un amico della mia famiglia ospitante e cosi' senza preavviso ci ritrovammo tutti nel meraviglioso market notturno dove comprai pantaloni, frutta, shampoo, e spezie. E ieri, mi sono ritrovata in una specie di parrucchieria, dove non solo tagliano i capelli ma dove puoi pure guardare la televisione, mangiare, e guardare una assortita collezione di vestiti da sposa. Lasciai il negozio con una specie di nuova frangia e nuovi amici che non mi mollavano piu' e ridevano nel sentirmi provare la loro lingua!

Altre esperienze includono: visitare il 'Wat' (tempio) nella celebrazione del compleanno del Buddha; portare offerte di cibo ai monaci in preghiera tutte le mattine; imparare a cucinare piatti tipici; nuotare con i bambini nei pressi di una cascata;  insegnare ai bambini di due scuole locali; partecipare a un matrimonio, che devo dire, simile a quelli tipici occidentali, dove l'enfasi si centra sul mangiare e il bere.

Dopo la cerimonia del matrimonio, mi sono ritrovata in una casa vicina per far vedere a una famiglia come usare la lavatrice; naturalmente ho avuto tanta difficolta' nel farmi capire, e soprattutto a spiegare che l'acqua e il sapone in essa doveva stare dentro la macchina per la sua funzione di lavaggio. Tuttavia, dopo tanto rumore abbiamo capito che forse era meglio chiamare un tecnico, la lavatrice non andava proprio! E chi era il tecnico? Infatti. La lavatrice mi aspetta domani mattina, imparero' a fare l'idraulico?!

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