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Jainismo: E' una religione Indiana concentrata in gran parte in Gujarât e in Râjasthân, nelle parti di Mumbai (precedentemente Bombay) e nel Karnâtaka (Mysore), così come nelle più grandi città della penisola indiana. Il Jainismo è seguito da circa 3,7 milioni di persone ed il suo sviluppo si è incrementato negli anni 90 rincipalmente nella Comunità indù. I devoti sono principalmente commercianti e la loro ricchezza e autorità hanno fatto sì che il Jainismo, proporzionalme, sia una delle più importanti religioni indiane . Origini Il Jainismo e' stato fondato da Vardhamana Jnatiputra o Nataputta Mahavira (599-527bc), chiamato Jina. Come i buddisti, il Jainismo nega l'origine e l'autorità divine dei santi e dei Veda. I precettori della dottrina di Jain chiamati tirthankaras ("prophets o fondatori del percorso") sono santi, anime liberate che erano una volta vincolate poi diventate libere; offrono la salvezza dall'oceano dell'esistenza fenomenale e dal ciclo dei rinascite. Il Jainismo ammette in pratica l'istituzione di caste, effettua un gruppo di 16 riti essenziali, chiamato samskaras, prescritti per i primi tre Varna (caste) di Hindu e riconosce alcune delle deità secondarie indù; tuttavia, la loro religione, come il Buddhismo, è essenzialmente atheistica. Il fondamento del Jainismo è la dottrina di due eterne e coesistenti categorie indipendenti conosciute come il jiva (l'anima: colui che gode) e ajiva (inanimato, nonliving: il goduto). La dottrina crede, inoltre, che un individuo può raggiungere la salvezza (moksha) soltanto liberando l'anima dal karma con la pratica dei tre "gioielli" di giusta fede, di giusta conoscenza e di comportamento retto. Questi principii sono comuni a tutti, ma le differenze si presentano negli obblighi religiosi degli ordini monastici a cui i membri sono chiamati, yatis e il laity (sravakas). I yatis devono osservare cinque voti grandi (panca-mahavrata): rifiuto di infliggere ferita (ahimsa), veridicità (satya), rifiuto per rubare (asteya), castità (brahmacarya) e rifiuto per accettare i regali inutili (aparigraha). In armonia con la dottrina della non violenza, professano il rispetto estremo per la vita animale; lo yati della sezione di Svetambara, per esempio, porta un panno sopra la sua bocca per non mangiare e quindi uccidere gli insetti e trasporta una spazzola per scopare il posto su cui sta per sedersi, per rimuovere tutta le creature viventi prima di sedersi per non ucciderle. L'osservazione delle pratiche non violente dei yatis e' stata un'influenza importante sulla filosofia della guida nazionalista indiana di Gandhi. Le due parti principali del Jainismo, il Digambara (spazio-placcato, o nudo) e lo Svetambara (bianco-placcato, indossatori del panno bianco), hanno prodotto un'ampia letteratura secolare e religiosa nei linguaggi di Sanskrit e di Prakrit. L'arte del Jains, consta soprattutto di affreschi sulle volte delle caverne, elaborate e decorate in pietre intagliate ed di manoscritti illustrati, solitamente simili ai modelli buddisti. Alcuni settori, specialmente il Dhundia e il Lunka, che rifiutavano il culto delle immagini, furono responsabili della distruzione di molte opere d'arte nel dodicesimo secolo; inoltre incursioni musulmane sono state responsabili del saccheggio di molte tempi in India del Nord. Nel diciottesimo secolo un'altra sezione importante di Jainismo è stata fondata manifestando l'ispirazione islamica rifiutando di culto del tempiale.
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