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Diario di viaggio

Viaggio in Tibet

Alla ricerca di Shangri-La  

Tratto dai viaggi di

Michael Wood (storico)

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Era già buio quando arrivammo a Zanda, ora una base militare e stazione radio, e in origine il luogo del grande Monastero di Tholing fondato nell'anno 996 che fu teatro della famosa devastazione degli anni sessanta da parte della Cina.

 

Al centro del complesso monastico si trovava il Santuario di Yeshe O, un mandala tridimensionale con  altri 18 santuari sussidiari, sicuramente uno dei più maestosi e splenditi palazzi di tutta l'Asia. Ora questo grandioso monumento della cultura Tibetana è in rovina, un paradiso vuoto.

 

Quella notte dormimmo nel freddo albergo della città. Beveti troppa birra e così mi alzai con un malessere da altitudine e disidratazione.

Ma Tsaparang era a soli 25 km e questo stimolava il mio spirito e il mio fisico.

 

Il giorno dopo ci alzammo tutti molto presto, e subito dopo aver intrapreso il nostro cammino il Castello di Govinda fu sotto i nostri sguardi.

Immerso tra centinaia di cave, si trovava nella parte più alta della città in rovina.

Tra i resti, si trovano anche il Palazzo Reale del Re Guge e diversi tempi, perennemente dannegiati dalla Rivoluzione Culturale.

Particolare attenzione destava uno squisito dipinto di una Dea Triplice. Il dipinto era  così amorevole che mi chiesi se i soldati cinesi avessero desistito dal distruggerlo sopraffatti da un certo sentimento di paura e rispetto.

La nostra guida appariva sensibilmente emozionata da questi luoghi. Aver vissuto una vita intera nell'abitudine della triste storia del Tibet non significa sentir venir meno il sentimento di desolazione quando si affronta la realtà di ciò che si è perduto. Lui se ne stava da una parte, seduto e impotente.

 

Tsaparang, la città perduta, ci accoglieva solitaria e maestosa.

 

Nel 1624,  il regno tibetano accolse il primo europeo nel loro reame. A costui, il gesuita missionario Andrade,, venne permessa l' edificazione di una chiesa cristiana.

Per Tsaparang l'arrivo del primo occidentale fu l'inizio della sua fine.

In pochi anni si sviluppò la guerra con il vicino regno di Ladakh anchesso Buddista. Il Regno di Guge fu sopraffatto.

Ancora oggi,  in qualche cava sotto le rovine della città, i resti della famiglia reale riposano in pace mummificati dal freddo e secco clima dell'Himalaya.

 

Lo storico Michael Wood nella sua ricerca arriva alla conclusione che la città perduta di Tsaparang insieme al monastero di Tholing potrebbero rappresentare ciò che James Hilton aveva in mente quando narrava della terra dello Shangri-La. Il regno di Guge potrebbe rappresentate lo storico modello della mitica terra di Shambala,  il paradiso Tibetano, di cui si trovano i primi resoconti nella mitologia indiana nell'anno 960.

 

Un fatto è certo, nonostante il clima rigido, la distruzione portata dalla Cina, e le leggende, i luoghi di questa valle Himalyana possono veramente essere paragonati a ciò che più si avvicina al paradiso. Questo perchè essi rappresentano la memoria e la consapevolezza che nonostante oggi non ci sia più una  terra inesplorata,  e' ancora possibile, come dicono i Tibetani,  attraversare il nostro mondo per andare in un altro.

 

 

 

 

 

 

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